Aprilia, la Gomorra invisibile tra piombo, droga, cemento e sangue

Omicidi, rapine, speculazione edilizia, traffico di droga, smaltimento abusivo di rifiuti speciali, intimidazioni col fuoco, minacce alla stampa. Aprilia è una grossa “città dormitorio”, 70mila abitanti a ridosso della capitale, dove, apparentemente nell’ombra, la microcriminalità da una parte e le organizzazioni mafiose dall’altra – quando la prima non è più semplicemente il braccio armata della seconda – si sono impadronite della quotidianità, di notte e di giorno. Sono cresciute proporzionalmente rispetto alla densità abitativa. La violenza e l’illegalità sono dilaganti, e hanno fatto registrare una vistosa accelerazione negli ultimi anni, impadronendosi dell’identità della comunità pontina. Proviamo a ricostruire un discorso più organico con i principali fatti di cronaca degli ultimi anni che hanno scandito la vita criminale in città rendendola un’avamposto di illegalità diffusa.
A PAGINA 2 LA NDRANGHETA E LA SPECULAZIONE EDILIZIA
A PAGINA 3 GLI OMICIDI
A PAGINA 4 LE RAPINE
A PAGINA 5 LO SPACCIO DI DROGA
A PAGINA 6 INTIMIDAZIONI E ROGHI
A PAGINA 7 LATITANZA