Elezioni Formia: il Pd va nella sede di Paola Villa, ma non c’è accordo sui nomi in lista

Hanno iniziato da Paola Villa, la serie di consultazioni – così le hanno chiamate – voluta dal Partito Democratico di Formia ed eseguita dai membri di una delegazione composta dalla coordinatrice ed ex assessore comunale alle attività produttive Clide Rak, il suo predecessore e anch’egli poi assessore nella quarta giunta Bartolomeo della passata consiliatura Enzo Treglia e due esponenti del gruppo dei Giovani Democratici. Ieri sera, hanno raggiunto la sede di Formia Città in Comune per capire se c’è spazio per un accordo elettorale con la Villa. Un personaggio la cui potenza politica è cresciuta dall’incredibile risultato delle oltre 3mila preferenze delle ultime elezioni comunali del 2013, che pur tuttavia non sono bastate per entrare in Consiglio. Perciò oggi rappresenta, per un Pd dilaniato, il più probabile carro dei vincitori sul quale salire, se si tolgono per ovvi motivi le forze di centro e centrodestra. Vista l’esperienza disastrosa dell’ultimo mandato di Bartolomeo sindaco e i risultati ancor peggiori delle ultime elezioni nazionali, e che nelle sezioni di Formia sono state pessime rispetto anche alla vittoria regionale, non si può che cercare una locomotiva alla quale agganciarsi.
Insomma il Pd sa bene che da solo rischia una delle peggiori sconfitte della sua “breve” storia formiana, quindi meglio non proporre alcun candidato sindaco ma cercare l’apparentamento giusto e così provare quantomeno di far parte di una maggioranza altrui. E quindi pure il peggior nemico più volte accusato di populismo, incapacità, inesperienza e “di non rappresentare nessuno” (perchè assente in Consiglio comunale, ndr) oggi diventa una risorsa. La prima risorsa. A incontrare “la missione” Pd, c’erano appunto Paola Villa, il suo alter ego Kristian Franzini e l’ex delegato Pd allo sport (ed ex direttore del Coni di Formia) Nicola Perrone. Non era difficile capirlo già dal comunicato stampa che il Pd ha pubblicato appena prima di iniziare queste “consultazioni” da dove avrebbero cominciato. Ovviamente il primo indiziato per appeal elettorale, spazio di manovra politica e ideologica e quel termine progressista utilizzato nel comunicato piddino era proprio Un’Altra città, la cui bravura politica, va detto, in questa fase, seppur senza apparentamenti formali, come promesso nello statuto della sua fondazione, ha comunque convogliato forze trasversali, dall’estrema destra all’estrema sinistra, tutti raccolti in Formia Città in Comune. Da esponenti del Pd (vedi Perrone, ma anche Spertini), a esponenti dell’estrema destra e dell’estrema sinistra come abbiamo già raccontato. Vedi anche la battaglia sulla Class Action contro Acqualatina promossa da Patrizia Menanno (Pd) e Christian Lombardi (Un’Altra Città).

Gli ex Pd Perrone e Spertini in compagnia della coordinatrice Clide Rak in una foto dal suo profilo Facebook
E proprio su quest’ultimo aspetto sorge l’ostacolo più grosso per vedere un supporto di una lista Pd al candidato sindaco Paola Villa. Va bene condividere il programma “dalle politiche sociali, all’occupazione giovanile, dalla continuità della gestione pubblica dei Rifiuti Solidi Urbani, alla gestione interamente pubblica dell’acqua, dal Piano Regolatore Generale avviato al nuovo Ospedale, dalla riqualificazione delle aree industriali dismesse e dell’intero lungomare”, ma per Formia Città in Comune lo scoglio insormontabile è rappresentato dalle persone che quei programmi devono trasformarli in fatti concreti e non lasciarli vuote promesse. Perciò “glialtricittadini” hanno posto un veto insormontabile sulla proposta dei nomi che devono essere giovani e in alcun modo legati al “vecchio” Pd, quello dei Sandro Bartolomeo, a comporre la lista che poi deve eventualmente esprimere i consiglieri comunali nella maggioranza della sindaca Paola Villa. Vedremo se per il Pd sarà più importante far parte di una forza politica in lizza per la vittoria, oppure distribuire i rappresentanti di lista sulla base di logiche di rappresentanza e interessi imprenscindibili. E vedremo se il civismo duro e puro di Un’Altra Città resisterà e basterà per vincere oppure alla fine il tanto vituperato apparentamento sarà una decisione inevitabile per governare.
A PAGINA 2 IL COMUNICATO DEL PD SULLA DECISIONE DI RICERCARE FORZE ALLE QUALI ADERIRE