Le promesse elettorali di Zingaretti, Corte dei Conti bacchetta Regione: addio a policlinico del Golfo e acqua pubblica

Non ha fatto in tempo ad esultare e promuovere in pompa magna l’uscita dal commissariamento della sanità laziale – con vaste campagne social – che il governatore della Regione Nicola Zingaretti deve ora fare i conti – scusate il gioco di parole – con la Corte dei Conti, che ha bacchettato la sua amministrazione targata Pd di non essere stata capace di far quadrare il Bilancio e così ora sarà necessario operare in amministrazione provvisoria. La patata bollente dovranno maneggiarla i suoi successori o lui stesso se uscirà – nonostante tutto – nuovamente vincitore dalle urne delle imminenti elezioni regionali.
Insomma forse prima dei proclami, delle autocelebrazioni e delle fantomatiche promesse già viste e riviste – come l’acquisizione delle quote private di Acqualatina per liquidare il socio Veolia (coi soldi dei cittadini) e la farsa del policlinico del Golfo che per Zingaretti è in una infinita imminente posa della prima pietra, era il caso di approvare il documento di programmazione economico-finanziaria propedeutico al bilancio di previsione, come ammonisce Storace. Proprio quello che la sanità laziale aveva contribuito a renderla la peggiore d’Italia per debiti e forse anche per qualità. Insomma già essere ripresi da lui è emblematico.
Esercizio provvisorio vuol dire quindi restringere la possibilità di programmare, avendo a disposizione mini bilanci ad un mese e di mese in mese, alla faccia della campagna elettorale e delle promesse faraoniche che dovranno compiersi di fronte ai cittadini. A Zingaretti non resta che rivologersi a Babbo Natale.