Spese pazze in Regione Lazio, a giudizio 16 ex consiglieri del Pd

Truffa, peculato e abuso d’ufficio. Sono questi i reati contestati a vario titolo a 16 ex consiglieri regionali del Pd che siedevano tra i banchi dell’aula del Consiglio regionale nella passata legislatura Polverini. Il Gup del tribunale di Roma ha disposto per loro il rinvio a giudizio. Gli imputati saranno l’ex presidente del gruppo Pd in Regione Esterino Montino, oggi sindaco di Fiumicino, l’ex tesoriere Mario Perilli, Tonino D’Annibale, Enzo Foschi, Claudio Mancini, Mario Mei, Giuseppe Parroncini e Carlo Umberto Ponzo, i senatori Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini, e il deputato Marco Di Stefano.
Anzitutto l’illecita assunzione dei portaborse che ha causato un danno alle casse regionali di circa un milione e mezzo di euro, perchè i consiglieri hanno sottoscritto contratti di collaborazione pagando gli stipendi con i soldi del gruppo Pd invece di farlo con i propri soldi che vengono versati ai consiglieri appositamente per questo scopo. Inoltre le assunzioni invece di essere “altamente qualificate” sono state eseguite senza alcuna selezione comparativa dei candidati. Mancini e Moscardelli da soli hanno speso circa 400mila euro.
C’è poi un secondo fronte d’indagine, ovvero quello riguardante i versamenti in denaro ad alcune associazioni prelevando dalle casse del gruppo regionale. Come accaduto per i 64mila euro versati alla testata Paese Sera, dove è stata assunta la figlia dell’ex tesoriere Mario Perilli.